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I THUNDERBOLTS in:
LA
GIUSTIZIA COME IL FULMINE!
Di FABIO VOLINO
Prima Parte
Wisconsin.
"Ed ecco a voi... il nostro quartier generale!" annuncia Atlas.
"Mi aspettavo di più" è il tranquillo commento di Triathlon.
"I Vendicatori possedevano attrezzi del genere?" chiede Carbone
riferendosi ai numerosi computer presenti.
"In realtà appartenevano in precedenza, così come la base, a Curtiss
Jackson, il Power Broker" spiega Erik Josten "Quando è stato
arrestato le sue proprietà gli sono state confiscate e questa base è stata data
in affido ai Vendicatori, che poi l' hanno passata a noi".
"Anche perchè non esiste supergruppo senza una base!" esclama
Diamante. Rachel Leighton è la più entusiasta di questa nuova avventura, la
riporta a quelli che per lei sono bei tempi passati: le avventure al fianco di
Capitan America, di Steve... quanto le mancano. Peccato non potrà più riviverle
al suo fianco, ma almeno ha dei nuovi amici che la sostengono in questo
percorso. Quantomeno, Atlas si fida di lei, l' ha fortemente voluta nel gruppo.
Carbone e Triathlon, invece, sono il classico altro paio di maniche.
"Comunque, per aiutarci ad orientarci con queste nuove apparecchiature,
sta per giungere un rappresentante dei Vendicatori" dice Atlas "Pare
sia un genio dei computer".
"E quando smetteremo di togliere le ragnatele a questo posto pulcioso ed
andremo in missione?" chiede Carbone.
"Come sei impaziente, Charlie. Comunque vedrai che non ci vorrà molto
nemmeno per quello".
Passano alcuni minuti, spesi più che altro a scambiarsi dialoghi di poco conto.
Charlie Burlingame e Delroy Garrett Jr., vuoi per il colore di pelle vuoi per
comunanza di idee, hanno già familiarizzato e sembrano inseparabili. Erik pensa
che un gruppo per continuare ad esistere ha bisogno, prima di ogni altra cosa,
di rimanere unito. Le frammentazioni non fanno bene a nessuno. Ad un tratto si
ode un forte rumore all' esterno ed i quattro escono fuori per dare un'
occhiata: davanti a loro un quinjet dei Vendicatori, a bordo vi è un passeggero
ma il sole non consente di vedere chi sia.
Quando il mezzo atterra, l' arcano viene svelato:"Salve a tutti, mi chiamo
Maria Santiago. Artiglio d' Argento è il mio alias".
"Ciao, benvenuta tra noi" saluta subito Rachel.
"Una ragazzina?" sbotta invece Triathlon "I Vendicatori ci
stimano così poco?".
"Ora piantala!" dice Atlas puntandogli un dito accusatorio contro.
Delroy istintivamente si ritrae: anche nella sua altezza consueta Erik ha
comunque un aspetto minaccioso.
Il leader dei nuovi Thunderbolts si avvicina ad Artiglio d'
Argento:"Benvenuta tra noi, Maria. E non fare caso a quel commento di poco
fa. Cosa ti porta qui?".
Sfortunatamente non era possibile non fare caso a quel commento, ma Maria cerca
di non darlo a vedere:"Sono stata mandata qui da Wasp, mi aveva promesso
un incarico speciale ed eccomi qui. Ho sentito che avete dei problemi coi
computer della base".
"Diciamo pure che non si accendono" commenta sorridendo Carbone. Il
ragazzo è rimasto alquanto affascinato dalla insolita pigmentazione di Artiglio
d' Argento, ha qualcosa di... attraente.
Maria ricambia il sorriso:"Allora vedrò di provvedere. Ma prima ci attende
un compito importante".
"Iniziavo a temere che non l' avresti mai detto" dice Diamante.
"Dobbiamo recarci in Virginia: lì vi è una base abbandonata un tempo
appartenuta all' HYDRA e recentemente occupata dal criminale Magma*".
* V. Prowler 7
"Motivo?" chiede Atlas.
"Dobbiamo semplicemente accertarci che sia tutto a posto e se vi sia
qualche macchinario che possa tornarci utile. Appurato ciò, i Vendicatori
provvederanno a far sparire quella base di modo che nessuno possa più
utilizzarla. Questa missione viene prima della riparazione di qualsiasi
computer".
"E ci andiamo con un quinjet dei Vendicatori in Virginia?" domanda
sprezzante Triathlon.
"Guarda meglio, intelligentone" ribatte Artiglio d' Argento.
Delroy si avvicina al mezzo e nota che, al posto della consueta A, è stato
posto il simbolo di un fulmine attorniato da un cerchio. Il simbolo dei
Thunderbolts.
"Siamo nei professionisti, ora" conclude Maria Santiago freddandolo
con un' occhiata.
Virginia.
"Power Broker, la ricerca per ora non ha dato alcun risultato"
afferma un tizio rivestito con un colorato costume viola, alla faccia della
scaramanzia.
"Continuate e guardate nei posti più impensabili" ribatte il nuovo
Power Broker "Questa base è immensa, ma sono certo che i dati ed il
materiale che cerchiamo si trovi qui dentro".
"E con quello diventeremo ricchi, vero?".
"La ricchezza è solo un mezzo per il nostro vero fine: seminare il terrore
in questa nazione corrotta e razzista".
"Allarme!" avverte in quel momento un altro sgargiante tizio "I
video esterni rilevano l' avvicinarsi di intrusi alla base".
Un' immagine viene proiettata sullo schermo ed il Power Broker
sobbalza:"Conosco uno di loro. Dobbiamo fare presto: ma se riuscissero ad
arrivare qui preparatevi ad imbracciare i vostri fucili energetici e... a
sparare per uccidere!".
Poco più in là.
"Ma questo posto è immenso!" commenta Diamante.
"A quanto pare Magma ha potuto utilizzarlo solo in parte" spiega
Artiglio d' Argento "Per questo bisogna scoprire se nasconda dei segreti:
l' HYDRA non è organizzazione capace di scherzare".
"Come mai i lacchè di Strucker l' hanno abbandonata?".
"Non si spiega. Secondo i nostri rapporti sono come scomparsi nel
nulla".
"Per via delle loro ricerche? Che vertevano su cosa?".
"Se lo scopri, fammi un fischio".
Erik Josten si guarda intorno, poi dice:"Allora, direi che la cosa
migliore da fare sia dividerci e...".
"NO!". Una voce spettrale, cavernosa, che sembra
provenire da tutte le parti ed in nessun luogo.
"Ma cosa...?" inizia Carbone.
"Non dovete interferire". E poi i computer tutto
attorno ai Thunderbolts paiono prendere vita, animarsi di luce propria. Finché
da quei computer esce qualcosa, un ammasso di fili, cavi e tecnologia che
subito dopo assume una forma precisa.
Una forma che Atlas conosce bene:"Techno!".
"Proprio io, mio ex alleato" ribatte colui che un tempo era Paul
Norbert Ebersol. Poi un giorno uno degli Elementi del Destino (ironia del
destino, appunto, quello di nome Carbone) gli ha spezzato il collo: ma ciò non
è stato che un primo passo verso un miglioramento di sé stesso e delle proprie
capacità. Ora è Techno ed è quanto ha cercato di essere per tutta una vita.
"Non posso rischiare che il mio processo di trasformazione venga
compromesso, dunque dovrò liberarmi di voi... per sempre!".
"Paul, non c'è motivo di lottare..." inizia Atlas.
"Non chiamarmi con quel nome, sono tutt' altro ora" lo interrompe
Techno "La macchina quasi perfetta. Una perfezione che avrei raggiunto
grazie ai dati contenuti in questi computer. Ma voi siete entrati e avete
rovinato tutto: ora finalmente farò ciò che io e Zemo avremmo dovuto fare tempo
fa". E parte all' attacco.
All' esterno.
Li sta seguendo fin dal Wisconsin, stando bene attenta a non farsi notare.
Ma quelli sono dilettanti, è stata un' impresa agevole. È giunta fin qui per
una sola persona, che sembrava scomparsa per sempre, finchè non è riapparsa per
riconquistare il suo alias. Un alias che però lei si è ormai guadagnata col
sudore e la fatica, rischiando anche la sua vita.
Sidewinder non sarà affatto contento di questa sua uscita personale, ma la
nuova Diamante della nuova Società dei Serpenti non può permettere che Rachel
Leighton continui ad usurpare il suo nome!
Ex base HYDRA.
"Power Broker, un visitatore inatteso si è gettato nella mischia".
Il successore di Curtiss Jackson osserva gli schermi che gli rimandano la
battaglia tra Techno ed i Thunderbolts e fa una faccia torva:"Non ci
voleva, non ci voleva. Siete riusciti a trovare i dati?".
"Quelli sì, ma ci mancano i materiali. Senza quelli...".
"Lo so, lo so. A questo punto c'è una sola soluzione: liberate l'
Arma".
"L' Arma? È sicuro che...".
"Certo che lo sono: i nostri scopi non verranno vanificati da dei
supereroi dilettanti!".
L' Inferno (o meglio uno dei suoi tanti aspetti).
Il suo nome è... Satana! Sì, quel Satana che vi hanno insegnato a temere
quando eravate piccoli. Il Male Incarnato come Mefisto, come Daimon Hellstrom,
come Satannish. Il Male. E basta. Persino i regni infernali sono oggetto di
dispute, contese, battaglie sanguinarie: eventi che negli ultimi tempi hanno
minato e di molto l' influenza di Satana. La gente non sussurra più il suo nome
con paura, piuttosto lo dileggia. Quale ignobile affronto! Deve reagire e deve
farlo al più presto: deve estendere la sua sfera di influenza, acquisire quante
più anime malvagie possibili, aumentare il proprio potere. Poi potrà spodestare
tutti, a partire dall' odiato Daimon su su fino a Mefisto in persona.
E sa chi utilizzare per questo suo scopo: il suo sguardo si volge verso una
sorta di tubo criogenico, al cui interno vi è il corpo nudo di una donna
bionda. Una donna che in passato è stata sua schiava. Una donna che tornerà
presto ad esserlo.
"Claire, mia dolce Vedova" dice Satana "Sto per renderti
nuovamente libera, presto il tuo marchio sarà nuovamente sui volti di tutte le
persone corrotte di questo mondo. Da dove potrai mai iniziare? C'è solo l'
imbarazzo della scelta. Ah, ecco un luogo intriso di odio puro!".
Ed un secondo dopo la donna nota come Claire Voyant riacquista una finta
libertà. Ed un costume proveniente da... un' era dorata!
Ex Base HYDRA
Techno allunga un suo braccio e si libera facilmente di Artiglio d' Argento,
che va a sbattere contro una parete. Prima che perda i sensi, Maria Santiago ha
una visione. Una visione di una persona che non credeva più di
rivedere:"M... Madre?".
"Figlia mia, perchè mi hai abbandonato?".
"Madre, non volevo".
"Perchè, figlia mia?". Poi l' eroina perde i sensi.
Intanto Diamante prova invano a cercare un varco nella difesa di Techno: è un
avversario contro cui la sua agilità e le sue punte di diamante, i suoi morsi
velenosi, possono fare ben poco. Perchè in Paul Norbert Ebersol non è rimasta
più alcuna traccia di umanità: con un incredibile scatto la afferra per il
costume all' altezza del petto e la manda ad impattare sulla parete opposta
rispetto a quella dove si trova Artiglio d' Argento. Ed anche Rachel Leighton è
fuori gioco.
"Prova a vedertela con uno grande e grosso come te!" gli urla
Carbone, lanciandoglisi contro. Ma Techno riesce ad evitare il suo attacco e,
dopo averlo abbrancato, penetra con una sua mano all' interno del corpo di
Charlie Burlingame.
"Ho studiato molto la tua composizione genetica in questi mesi,
Carbone" dice Techno "E spero ti piaccia la mia contromossa: carbone
in vetro!".
Ed incredibilmente accade: il corpo di Charlie Burlingame diventa lucido e
trasparente appunto come il vetro. Ed ovviamente anche fragile come il vetro.
Techno lo solleva allora in aria e lo scaraventa a terra, mandandolo in mille
pezzi.
"Che tu sia dannato!" gli grida Atlas, l' unico insieme a Triathlon
ad essere rimasto in piedi.
"No, Josten, tu sei dannato" lo accusa Techno "Perchè hai
rinnegato il tuo precedente stile di vita: con questo atteggiamento da
supereroe perdente non ti evolvi, non arrivi da nessuna parte. Forse dovresti
riconsiderare la tua posizione".
"Che ne dici invece se riconsideriamo i connotati della tua faccia?"
esclama Triathlon.
"Ah, ecco, una cosa che volevo chiederti fin dall' inizio, Atlas: chi è
costui?".
Techno dovrà attendere un po' per ottenere la risposta a questa domanda in
quanto, in quello stesso istante, qualcosa sfonda il suo petto. Una sorta di
punta di spada.
Sul volto dell' essere robotico si dipinge un' espressione di
sorpresa:"N... No, non potevo sapere che ce ne fosse un altro. La mia
evoluzione...".
Poi un globo luminoso compare dove vi è il buco nel petto di Techno. Un globo
che rilascia subito dopo una tremenda esplosione di energia, che fa condividere
al fu Norbert Ebersol il destino di Carbone. Il quale deve ritenersi
estremamente fortunato, se così si può dire in un' occasione del genere, in
quanto chi ha emesso il colpo l' ha ben calibrato di modo tale che solo Techno
ne subisse le letali conseguenze.
Già, chi ha emesso il colpo? Mentre la testa dell' essere robotico scivola via
costui compie un balzo prodigioso e la schiaccia col suo piede sinistro. Poi
alza il suo volto verso Atlas e Triathlon, che si ritrovano davanti una
maschera ghignante, con un elmetto simile a quello dei vichinghi. Il suo
costume sembra un Arlecchino di vari altri costumi, da Capitan America all'
Uomo Ragno a Devil. Nella sua mano vi è una staffa.
"Chi sei?" chiede Atlas.
"Chiamami Flagello, Erik Josten" risponde l' essere con una voce
cavernosa "Chiamami il tuo esecutore. E colui che porrà fine alla breve
vita del vostro inutile supergruppo!".
Più in là.
Gli uomini della rinata Corporazione stanno ancora cercando i misteriosi
materiali di cui hanno bisogno quando si apre dal nulla un portale
dimensionale, dal quale esce una donna dai capelli biondi e dalla bellezza
unica. E letale. I suoi occhi sono iniettati di sangue, la sua rabbia è simile
a quella di un animale impazzito. E subito due sfortunati sgherri dell'
organizzazione perdono la vita per mano sua: sui loro volti si dipinge poi uno
strano simbolo. Simile ad un ragno, ma che un ragno non è.
E così le prime anime giungono nel regno di Satana, mentre lui sorride
soddisfatto. "Claire, mia amata Vedova. Continua così, dammi più potere.
Ed alla fine trionferò!".
All' esterno.
La nuova Diamante della Società dei Serpenti ode rumori intesi provenire dall' interno della montagna. Che vi sia in corso una battaglia? Sì, è altamente probabile. Dentro di sé spera che Rachel Leighton se la cavi: deve farcela cosicché lei possa affrontarla e reclamare ciò che è suo di diritto. L' alias di Diamante!
Ex base HYDRA
Nell' aspetto del Flagello c'è qualcosa che incute paura, quella paura che i
bambini a volte provano nel vedere la faccia di un clown, quando ciò che
dovrebbe farli ridere in realtà procura loro un brivido di terrore.
Oltre ad Atlas è rimasto in piedi solamente Triathlon, che si lancia all'
attacco. Ma non compie che pochi passi che il Flagello ad una velocità
spaventosa gli lancia contro qualcosa urlando:"Arma 39". Centra l'
eroe al petto e lo fa ignominiosamente cadere a terra.
"Sei un uomo patetico, Delroy Garrett" lo canzona il Flagello
"Un atleta olimpionico fallito che non è riuscito ad affermarsi nemmeno
come eroe e si è sempre affidato alle persone sbagliate". Queste parole
colpiscono Triathlon più di tutto il resto, soprattutto perchè corrispondono al
vero. Poi perde i sensi.
Ed Atlas rimane stupito nel vedere cosa lo ha messo ko:"I proiettili di
ghiaccio di Blizzard?".
"Ed è solo un assaggio. Arma 156". Degli anelli fuoriescono da un
bracciale del criminale, gli anelli di Ringer, che avvolgono Erik, il quale
deve compiere un enorme sforzo per liberarsene.
"A quanto pare quest' essere è un enorme contenitore di superarmi
altrui" pensa Atlas "Almeno 156! Quali sorprese mi riserverà
adesso?".
"Sei in difficoltà, Erik Josten. Come lo sei sempre stato nella tua vita:
hai abbandonato la tua famiglia e, quando sei diventato un componente dei
Signori del Male, hai gettato su di loro la vergogna e l' ignominia. Per i tuoi
peccati tuo fratello maggiore Carl è stato ucciso ed il tuo fratello minore
Conrad è svanito nel nulla. Davvero un bel curriculum".
"Mi conosci bene, mostro. Ma tra poco conoscerai meglio il mio
pugno!".
"Arma 42!". E la raffica vibrante di Shocker emessa dalla lancia
dell' essere coglie in pieno petto Atlas, quando lui ha appena compiuto un
balzo in aria. Contemporaneamente, dopo la distruzione di Techno, i frammenti
di vetro di Carbone ritornano alla loro conformazione originaria ed iniziano
lentamente a riunirsi.
Più in là.
Claire Voyant si scaglia contro altri due sfortunati membri della rinata
Corporazione, che poco possono fare contro di lei.
"Ritiriamoci subito!" ordina il nuovo Power Broker.
"Ma i materiali che cercavamo..." dice uno dei suoi sottoposti.
"Li prenderemo in futuro. Ora pensiamo a salvare le nostre vite. Ed una
volta all' esterno faremo detonare questa base".
E così, rapidamente come erano entrati, gli uomini della Corporazione escono da
un' uscita secondaria di questa base. Claire sta per inseguirli quando vede
sullo schermo la battaglia tra Atlas ed il Flagello. Vi è una grande
concentrazione di malvagità lì. Energie che incrementeranno notevolmente il
potere del suo padrone. Deve dirigersi subito lì.
Al centro della battaglia.
Il Flagello non vuole lasciare nemmeno un secondo di movimento libero ad
Atlas. E così in rapida sequenza arrivano i dardi avvelenati di Kraven, il
lanciafiamme di Firebrand e le spine del Porcospino. Erik evita tutto ciò,
tranne un' ultima spina che gli si conficca nella gamba sinistra procurandogli
un intenso dolore. Piegato in due, sta per essere nuovamente colpito dal
Flagello, ma in quel momento Carbone, pur non essendo ancora del tutto integro,
attacca il criminale alle spalle e gli copre la visiera della maschera.
La sicurezza fino a quel momento manifestata dal Flagello inizia a vacillare e
comincia a sparare dalla sua lancia raffiche energetiche a casaccio. Molto
pericolose in quanto potrebbero colpire uno dei membri dei Thunderbolts ancora
a terra. Solo che ad un certo punto il Flagello riesce a liberarsi di Carbone:
non fa però in tempo a respirare che un gancio destro di Atlas lo coglie in
pieno volto, facendolo scivolare sul pavimento e facendogli perdere la presa
sulla sua lancia. Come se però nulla fosse successo, l' essere si rialza e
balza contro Josten. Ma a metà salto appare come dal nulla Claire Voyant, che
preme una sua mano sulla maschera del criminale. Un terribile urlo si propaga
dalla bocca di entrambi, poi all' unisono crollano al suolo inermi, sbalzati a
numerosi metri di distanza l' uno dall' altra come se fosse avvenuto una sorta
di strano rinculo.
"Ehi, mi spiegate cosa è successo?" chiede Diamante che si è appena
rialzata. Ma la risposta dovrà attendere, poichè in quel momento tutto inizia a
tremare.
"Temo che questa base stia per salutarci per sempre" afferma Atlas,
che poi dà una rapida occhiata al Flagello. Potrebbe togliergli la maschera,
vedere il suo vero volto... ma non c'è tempo. "Charlie, Rachel,
raccogliete Artiglio d' Argento e Triathlon. Io mi occuperò di quella
donna". Vuole capire chi è colei che ha salvato loro la vita.
E così, alcuni secondi dopo, tornando da dove erano entrati, i Thunderbolts si
ritrovano all' esterno. Poi parte della montagna che ospitava la base HYDRA crolla,
seppellendo insieme alle sue macerie i segreti che essa conteneva. Ed anche
alcune vittime, non proprio innocenti.
Inferno.
"Brava, Claire, mia dolce schiava" pensa Satana "Ti sei comportata bene. Per ora ti lascerò un po' libera. Ti troverai davanti ad un mondo cambiato, che non riuscirai a riconoscere, a cui non ti saprai adattare. E ciò ti causerà grande sconvolgimento: diverrai così una pedina ancora più malleabile nelle mie mani. E spietata come una vera Vedova Nera!".
Virginia.
Claire Voyant riprende i sensi:"Uhn... cosa è successo? Chi siete
voi?".
"Signora, non ricorda?" dice Diamante "Era nella base insieme a
noi e...".
"Non ricordo nulla. Ricordo solo che stavo affrontando una truppa di
nazisti...".
"Che cosa?" esclama Carbone, ora pienamente riformatosi.
"Perchè ti stupisci tanto, ragazzo? A proposito, sei forse un nuovo membro
della Legione della Libertà?". Il silenzio accoglie questa domanda.
"Scusate, ma non è il 1945?".
Tutti gli eroi si guardano in volto, finchè Atlas fa un passo avanti:"Potrebbe
dirci esattamente chi è?".
"Mi chiamo Claire Voyant, sono la Vedova Nera".
"Certo, una chiaroveggente" ironizza Carbone "Potrebbe leggermi
la mano?*".
* Clairevoyant significa appunto chiaroveggente
"E comunque la Vedova Nera è Natasha Romanov" fa notare un
Triathlon a corto di tatto.
"Una russa? Quale follia è mai questa?".
"Claire" continua Erik Josten "Le dicono niente i termini
Vendicatori, Fantastici Quattro, X-Men...?".
La donna scuote la testa. "Insomma, volete dirmi in che anno siamo?" chiede
ora con tono irato misto a paura.
"Non so come dirglielo, ma... la Seconda Guerra Mondiale si è conclusa
ormai da sessant'anni".
Un' espressione di stupore si dipinge sul volto della donna:"Stai
mentendo!".
"No, glielo assicuro. Senta, non so cosa le sia accaduto, ma conosciamo
delle persone che possono aiutarla...".
"Non voglio l' aiuto di nessuno!" urla Claire fuggendo via nella
macchia degli alberi.
I Thunderbolts si stanno preparando ad inseguirla quando qualcuno richiama la
loro attenzione. "Fermi! Rimanete lì dove siete!". Si voltano e
vedono una donna vestita come Diamante. "Voi altri non intervenite, questa
è una questione strettamente personale tra me e Rachel Leighton".
"Aspetta" avanza l' eroina "Vuoi dire che tu sei quella nuova
Diamante di cui avevo sentito parlare?".
"Precisamente. Credevo fossi sparita per sempre, che mi avessi lasciato
campo libero. E invece no! Dunque preparati, solo una di noi può portare l'
alias di Diamante: e per guadagnarlo ingaggeremo ora una lotta all' ultimo sangue!".
CONTINUA...
PROSSIMAMENTE
Le origini di Artiglio d' Argento
Note dell' Autore: Con questa storia inizia la nuova impostazione da
parte mia di questa serie antologica. Non più storie singole (che rimarranno
comunque, grazie agli altri miei valenti scrittori) ma cicli completi di
racconti incentrati su un singolo Vendicatore o (cosa che avverrà più spesso)
su gruppi o persone che ruotano attorno ai Vendicatori.
L' onore di iniziare spetta ai nuovi Thunderbolts, gruppo rinato sulle pagine
di Thunderbolts 27/29, a cui si aggiunge ora Artiglio d' Argento. Il Flagello è
un personaggio creato da Fabian Nicieza nella sua nuova incarnazione e che ho
voluto utilizzare anch' io (ovviamente sono aperte le ipotesi su chi possa
essere), mentre Claire Voyant è un' eroina della Golden Age. Nulla su di lei me
lo sono inventato: l' alias di Claire era davvero Vedova Nera (ma quasi
certamente lo cambierò) ed era davvero una schiava di Satana che più malvagi
uccideva più incrementava il potere di questo demone. E se siete fan della
Golden Age un consiglio, rimanete sintonizzati su questa miniserie nella serie,
potreste avere delle piacevoli sorprese.
La nuova Diamante è apparsa per la prima volta sui primi numeri di Power Pack
ed attualmente bazzica sulla serie di Capitan America. Ho come l' impressione
che questo ciclo si appresti a presentare il maggior numero di eroi dall' alias
doppio della storia. Alla prossima!